“ NON E’ LA SPECIE PIU’ FORTE O LA PIU’ INTELLIGENTE A SOPRAVVIVERE, MA QUELLA CHE SI ADATTA MEGLIO AL CAMBIAMENTO.”
(Charles Darwin)

• Cos’è la resilienza ?

• Come possiamo addestrarci ad essere più resilienti?

La resilienza è la capacità di ricostruirsi, di far fronte in modo positivo agli eventi traumatici che ci accadono.
E’ un fenomeno ordinario nell’essere umano, non qualcosa di straordinario, una risorsa che tutti possiamo coltivare.
Nella nostra natura possediamo quelle risorse che ci permettono di adattarci agli eventi avversi della vita.

Essere resilienti non vuol dire non fare esperienze negative o stressanti, ma implica un cercare di fronteggiare le avversità in modo efficace, in modo da ricercare il positivo, o continuare una “lotta” nonostante i “no”.
E’ un rialzarsi più forti di prima, senza perdere di vista l’obiettivo finale e riorganizzare positivamente la propria vita nonostante le situazioni difficili.
Le persone più resilienti sono quelle che cercano in loro stesse, nei contesti di vita e nelle relazioni degli elementi che siano incoraggianti per affrontare i problemi.
Ci sono dei fattori che predispongono ad una maggiore vulnerabilità, come ad esempio una bassa autostima, conflitti relazionali vissuti che hanno lasciato cicatrici, legami familiari conflittuali; come anche delle disabilità dello sviluppo.
I fattori protettivi che invece aiutano l’individuo a crescere più resilienti sono, l’autonomia, fiducia nelle proprie conquiste, la sensibilità e la qualità delle relazioni tra genitori e con la figura di accadimento.
L’ottimismo, l’autostima e il supporto sociale sono alcuni dei componenti che secondo Cantoni (2014), contribuiscono a sviluppare la resilienza.

Un buon lavoro terapeutico può aiutare ad operare delle trasformazioni a livello mentale, che aiutano a cambiare visione delle esperienze.
Con la psicoterapia la storia vissuta può essere raccontata in modo diverso, un modo che fa meno male e soprattutto con un finale che non è più quello scontato.