“Ricorderai l’adolescenza come il periodo dalle emozioni più intense e dalle esperienze più vere. Un adolescente si butta con ogni cellula del suo corpo in quel che fa, se non altro perché è la prima volta.”
Stephen Littleword

La tipica scena che ci appare davanti quando in studio arrivano i genitori di un adolescente, è quella di insoddisfazione. I genitori lamentano figli sempre scontenti, senza interesse, non disponibili al dialogo e che non li ascoltano. I figli da parte loro li guardano con distrazione, come se i genitori fossero dei richiedenti di cose particolari, studio, dialogo, e quant’ altro.
Non è facile mettersi in discussione e cambiare modalità di relazione.
Il bambino che prima dipendeva dai genitori, che aveva necessità di essere preso per mano e che doveva ascoltare per crescere, sta per volare da solo, e come genitori è necessario cambiare l’approccio e magari abbandonare la mentalità precedente.
Secondo Bettelheim, i due grandi problemi dell’adolescenza sono : trovarsi un posto nella società e, allo stesso tempo, trovare se stessi.
I genitori devono imparare ad accompagnare i propri figli a realizzare i loro progetti aiutandoli nel definire la propria identità che non è ancora ben definita.

Ecco alcuni errori comuni:

• Fare confronti con altri figli

• Avere aspettative troppo alte per le loro possibilità

• Farli sentire dei falliti quando si tratta solo di limiti momentanei

• Stare loro troppo addosso, con troppa ansia

Come aiutarli:

• Essere curiosi per le loro passioni

• Non contrastare continuamente le loro richieste, ma trovare un compromesso

• Non criticare i loro interessi

• Dare loro messaggi coerenti

• Utilizzare l’incoraggiamento come modalità di accompagnamento a consigli e/o eventuali critiche

Cercare un dialogo costruttivo, fidandoci delle loro opinioni e rendendoli partecipi delle scelte della famiglia, accorcia la distanza tra le due generazioni.
Cerchiamo poi di essere felici, in primis per noi stessi e anche per dare loro il senso di avere accanto delle persone che si sentono realizzate in qualunque modo possano esserlo in base alla propria storia.